venerdì 16 dicembre 2011

Profailer

- Dove stiamo andando, John?
- Nel parco. Hanno trovato un cadavere, forse morto. Presenta evidenti segni di violenza. Gli mancano sia gli occhi che il naso.
- Tremendo, ma dove andremo a finire?
- Non mi chiamo Tremendo, capo, sono John. E stiamo andando a finire nel parco.
- Sarai anche John, ma soprattutto sei scemo.
- Sono il profiler migliore sulla piazza!
- Doveva essere una piazza deserta. Ah, ecco la vittima. Ma che gli hanno fatto?
- Capo, non guardare che t’impressioni! Ha due bottoni al posto degli occhi e una carota in mezzo alla faccia.
- Tipo pupazzo di neve?
- Sì. 
- Che schifo. Ma perché accanirsi su un cadavere?
- Capo, non abbiamo prove sufficienti per affermare che non fosse già così, da vivo.
- Con la carota e i bottoni?
- Per esserne certi, dobbiamo aspettare i medici legali.
- Sei sicuro di essere il migliore, vero? Comunque, hai già pronto un profilo?
- Mi mancano un paio di riscontri. Capo, per favore, pensa un numero tra 1 e 100 e un colore. Fatto?
- Sì.
- Hai pensato 50 e blu?
- No, ho pensato 35 e giallo.
- Ah, ok. Ora posso concludere il profilo del S.I. Dobbiamo cercare un cinese, di 35 anni, vegetariano, a cui mancano due bottoni e con una passione smodata per la neve. Il nome dovrebbe essere Dunlop.
- Anche il nome? Ma come fai?
- Semplice. Primo: al S.I. è caduto l’accendino e questo denota che ci troviamo di fronte a una personalità  spirometrica, ipocalorica, distratta e fumatrice. Secondo: l’S.I., sopra l’accendino, ha fatto incidere il suo nome: “Dunlop”.
- Sei un demente, John. Quella è la marca. E poi, come fai a dire che l'accendino è del S.I. e non della vittima?
- Con tutto il rispetto, capo: se un tizio, con una carota in mezzo alla faccia, si mettesse a fumare, non passerebbe certo inosservato. Lo avremmo già visto in qualche talk-show.

(to be – or not – continued)