sabato 28 gennaio 2012

Mamma G.

 Mamma G., in modo molto trasparente, sta comunicando a tutti i suoi utenti (italiani ?) che dal 1 marzo 2012 cambierà la normativa sulla privacy. Lo scopo è il must del momento: semplificare. A fronte di oltre sessanta norme G. ne ha sintetizzata una sola.
Nel comunicato si consiglia di leggere tutta la pappardella sulla privacy e sui termini di servizio. 
Io l'ho fatto e, come mi aspettavo - conosco i miei limiti - non ho capito se queste nuove norme sono migliorative, peggiorative o neutre per l'utenza.
E' colpa mia, della mia testaccia antica che, in automatico, mette da parte moine complimenti e agevolazioni non richieste e cerca il nocciolo di ogni discorso.
Riporto, qui, un frammento, fra i molti che mi perplimono:

I contenuti dell’utente nei nostri Servizi
Alcuni dei nostri Servizi permettono all’utente di inviare contenuti. L’utente mantiene gli eventuali diritti di proprietà intellettuale detenuti su tali contenuti. In breve, ciò che appartiene all’utente resta di sua proprietà.
Quando carica o invia in altro modo dei contenuti ai nostri Servizi, l’utente concede a Google (e a coloro che lavorano con Google) una licenza mondiale per utilizzare, ospitare, memorizzare, riprodurre, modificare, creare opere derivate (come quelle derivanti da traduzioni, adattamenti o modifiche che apportiamo in modo che i contenuti dell’utente si adattino meglio ai nostri Servizi), comunicare, pubblicare, rappresentare pubblicamente, visualizzare pubblicamente e distribuire tali contenuti. I diritti che concede con questa licenza riguardano lo scopo limitato di utilizzare, promuovere e migliorare i nostri Servizi e di svilupparne di nuovi. Questa licenza permane anche qualora l’utente smettesse di utilizzare i nostri Servizi (ad esempio nel caso di una scheda di attività commerciale aggiunta a Google Maps). 

Non so, mi sembra che agli "eventuali" diritti di proprietà dell'utente,  Mamma G. contrapponga un diritto mondiale "certo".

Però io capisco poco di queste cose.