martedì 4 ottobre 2011

LiberaMente - Cerco un Centro

Sono andato al centro D ... no, per evitare guai, userò un nome di fantasia, in modo che non sia riconoscibile: sono andato, dicevo, al centro Pianetics.
Salgo le scale, entro e:
- Permesso? Buongiorno!
- Oh, serena giornata a lei. Mi dica, in cosa posso esserle utile?
- Guardi, non mi sento a posto.
- Non si preoccupi, qui la aiuteremo a ristabilire il suo equilibrio. Mi segua. A proposito io sarò il suo tutor.
- No, mi scusi, allora ho sbagliato centro, non mi serve il CEPU.
- Ma no, è nel posto giusto, venga, si sieda. Ecco, è comodo? Sì? Benissimo. Innanzi tutto, il suo non sentirsi a posto potrebbe essere definito malessere esistenziale?
- No.
- Rifaccio la domanda: il suo non sentirsi a posto potrebbe essere definito malessere esistenziale?
- No.
- Rifaccio la domand ...
- Sì, adesso che ci penso, posso anche definirlo malessere esistenziale.
- Bene, siamo già a buon punto. Adesso, per favore, mi può spiegare cosa intende con malessere esistenziale?
- Uhm, guardi signor tutor ... ha presente un malessere? Ecco, lo immagini esistenziale.
- Ho capito perfettamente, grazie. E mi dica, ha un’idea, anche vaga, della causa del suo malessere?
- No. Aspetti un attimo, non penso sia attinente, però ieri ...
- Dica dica, tutto è attinente.
-  Ieri sera ho mangiato una pizza scaduta da tre anni.
- E perché l’ha mangiata, se era scaduta?
- Beh, perché a parte l’odore, il colore, il sapore, la consistenza e la muffa, sembrava buona.
- Capisco... vediamo di approfondire un po’. Entriamo nel problema.
- Nella pizza?
- No, la pizza è un falso problema. Ora la guiderò in un viaggio all’interno di se stesso.
- Mi scusi, ma lei da dove entra?
- Ma no, è un viaggio spirituale. Coraggio, faccia tre bei respiri.
- ... ... ...
- Si rilassi, altri tre bei respiri.
- ... ... ...
- Bene, adesso dovremmo essere entrati nel suo io profondo; si concentri e mi dica cosa vede.
- Nel mio me profondo vedo, vedo... pizza scaduta inchiodata sullo stomaco.
- No, no, guardi oltre la pizza, torni alla sua infanzia.
- Ah sì, ora vedo un grosso dolore, non posso avvicinarmi, fa male! Troppo male!!!
- Non si preoccupi, sono con lei.
- Sì, vedo mia madre, la sento che dice: ”Non prendere freddo”. E poi c'è un'altra presenza inquietante, vicino.
- Non si preoccupi, sono io.
- Chi, mia madre? Mia madre è lei??
- No, io sono l'altra presenza. Comunque mi è tutto chiaro: questo conflitto con la figura genitoriale non è ancora stato elaborato ed è la causa del suo malessere! Se ne ricordi e vedrà che incomincerà lentamente a migliorare. La seduta è finita, cinquecento euro, grazie.
- Grazie a lei, grazie al Centro e grazie al ...
- Come?
- No niente, arrivederci.