giovedì 10 novembre 2011

Càpita

Càpita di uscire in strada, dopo una giornata di vento, e vedere il viale foderato di foglie gialle.
Càpita di perdersi in tutto quel colore, che magari si accompagna benissimo al rosso-arancio del tramonto.
Càpita di respirare quei colori, sentirsi più leggero e camminare beato sul tappeto di foglie.
Càpita di scivolare e accorgersi che per quanto giallo ci sia, l’unica tinta che resta attaccata ai vestiti è un nero viscido e melmoso.
Càpita di vedere un gruppo di ragazzi ridere del capitombolo.
Càpita di diventare rosso,
con i vestiti neri, sul tappeto giallo in un tramonto violetto.