Qualche sera fa ho guardato un bellissimo programma televisivo dal titolo "Malattie imbarazzanti".
I protagonisti sono tre dottori affamati di pazienti, che girano il mondo alla ricerca di persone con disturbi fastidiosi e, appunto, imbarazzanti.
Cercano malati che non riescono a parlare, del disturbo che li perseguita, con il proprio medico e che, invece, ritrovano la parlantina davanti alle telecamere.
Il campo d’intervento dell'equipe sanitaria è vastissimo: si va dalla specializzazione in prolassi rettali all’esperienza decennale in malformazioni genitali.
A mio modesto parere il programma - già bello - potrebbe essere però migliorato, seguendo gli stili del momento.
Dato che ormai tutto è competizione - cantanti, cuochi, bambini prodigio, ginnaste - perché non introdurre una bella gara anche in questo show?
Butto lì qualche idea: le emorroidi più estese, il gozzo maggiormente prominente.
Oppure, per rendere il tutto più spettacolare, si potrebbero proporre ai volontari prove di abilità.
Ad esempio: si lasciano alcune persone - sofferenti di diarrea cronica e, possibilmente, balbuzienti - in una città a loro sconosciuta, dove si parla solo aramaico. Poi, con le telecamere, si seguono le loro vicissitudini alla ricerca dell'unico wc funzionante.
Il primo, che riesce a trovarlo e usarlo, vince una cura gratuita e risolutiva, gentilmente offerta dal team medico.
Tutto questo nel nome di una corretta informazione medico-scientifica: non c'è neppure bisogno di scriverlo.