Ho ritrovato una fotografia in cui sono immortalato con il mio gruppo di amici del liceo - secolo scorso, fine anni '70. Una ventina di baldi giovani, tutti belli e pieni di capelli, accidenti all'età.
Sul retro della foto ci sono i nomi: Oloferne, Olimpia, Torquato, Assurbanipal ... ah già, quasi dimenticavo di dirvelo, questi sono nomi di fantasia; devo mascherare le vere identità.
Tutti con il loro nome, dicevo, tranne uno.
Alto, magrissimo, capelli lunghi, vestito in jeans e maglietta nera degli Iron Maiden. Non mi risulta che avesse un nome; lo chiamavamo Veleno, per la sua abilità nel mangiare qualunque cosa, senza risentirne. Una capacità rara, la sua: una miscela di incoscienza e coraggio aiutata da uno stomaco di ferro.
Ovvio, non si esibiva gratis e, come ogni vero artista, si faceva pagare.
Aveva pure il suo tariffario: cinquecento lire per ingoiare uno scarafaggio, duemila per mangiare un ragno medio-grosso, mille se il ragno non era peloso.
Dopo ogni performace, per festeggiare o forse per pulirsi la bocca, investiva i soldi appena guadagnati in birra e gassosa.